
di Pierluca Proietti
Decenni di critica enologica e zero di enologia critica. Siamo pieni di viticoltori artigiani con i tatuaggi e i contadini sono tutti a guardare, arroccati sui loro trattori. Non piace più sentir parlare di luoghi di provenienza, viaggiare per vini significa trovare un posto dove sfondarsi. Siamo tutti orgogliosi che il guru naturale di turno ci dia udienza per donarci i suoi litri sfusi, riservati solo a noi e pochi altri milioni di avantgardmen/avantgardener.
