di Fabio Rizzari
Per Soldati – vado a memoria – un vino è niente se non ha un padre, una terra di nascita, una vendemmia data. Insomma, se non si può dire di chi sia figlio e dove sia nato. Continua a leggere
di Fabio Rizzari
Per Soldati – vado a memoria – un vino è niente se non ha un padre, una terra di nascita, una vendemmia data. Insomma, se non si può dire di chi sia figlio e dove sia nato. Continua a leggere
di Raffaella Guidi Federzoni
Mai avrei pensato di scrivere un pezzo partendo da un necrologio relativo a qualcuno mai sentito nominare, il cui vino non ho mai bevuto e probabilmente non berrò mai. Continua a leggere
di Snowe Villette
Argomento trattato oggi: le prese di culo; “meglio che ne scrivi tu, così non si offendono” me dice DuCognomi, che se sente autorevole. A Shameless nun serve chiedello, troppo romantica-lirica pe’ occupasse de robba tera-tera come li quattrini. Continua a leggere
di Fabio Rizzari
L’argomento non è nuovo ma chi sono io per non ritessere l’infinita trama del mondo (del vino)?
Per un palato coltivato è importante essere sanamente cauto – ovvero sospettoso, ovvero addirittura severo – verso la cosiddetta “grande annata”. Continua a leggere
di Raffaella Guidi Federzoni
The Beginning
Dopo tre anni che sono sembrati tre secoli, sono partita per Verona con ansia particolare. Cercavo in qualche anfratto l’adrenalina che sempre si era manifestata imperiosa durante le puntate precedenti, faticando a trovarla. Continua a leggere
Bartolomeo Cristofori padovano
e l’invenzione del pianoforte
di Andrea Coen
Bartolomeo Cristofori, il geniale costruttore padovano inventore del pianoforte, è autore di una delle più grandi alterazioni che si ricordino nella storia della musica colta occidentale: quella operata sulla meccanica del clavicembalo, con la trasformazione del saltarello in martelletto, per mezzo della sostituzione del monocorde – fuor di metafora! – pizzico della penna con l’azione del martello, regolabile in tutte le possibili sfumature dalla sensibilità e dall’intelligenza dell’esecutore. Continua a leggere
di Floriana d’Amely
Un uomo e una donna entrano in un bar, oltrepassano senza esitazione i tavolini ingombri di aperitivi nel diffuso vociare dei giovani e si siedono in un angolo defilato, uno di fronte all’altra, sulle rigide sedie in plexiglas accostate a un tavolino. Continua a leggere
di Raffaella Guidi Federzoni
C’è qualcosa di hemingwayano in ciò di cui sto per scrivere. Per questo mi sono permessa di intitolare il post ispirandomi a un libro*che consiglio a chiunque voglia imparare a leggere, a scrivere e a vivere. Continua a leggere