Stefano Capras Caprina
Luca Santini
Federico Maria Sardelli
Ettore Visibelli
Non in servizio internettiano permanente effettivo
Francesco Beghi
Marco Bolasco
Giovanni Bietti
Fabio Cremonesi
Francesco Falcone
Ernesto Gentili
Giampaolo Gravina
Carlo Macchi
Alessandro Masnaghetti
Pierluca Proietti
Giampiero Pulcini
Gae Saccoccio
Marco Veneziani
Il mio amico Maurizio se n’è andato a fine novembre per complicazioni causate dall’orribile virus. Ci conoscevamo fin dai banchi del ginnasio, eccetera, ma l’ultima cosa che voglio è dipingere un santino edificante del caro estinto.
Non ce n’è bisogno: Maurizio era davvero una persona straordinaria.
Siccome che n’artro anno è ito e io so’ più vecchia e nisuno m’intervista manco a mori’, ho deciso de risponne da me a domande mai pervenute. Se tratta daa avanguardia ner panorama der giornalismo contemporaneo. Anfatti, dopo un par de interviste surrealiste* mo tocca a La Surrealista che se intervista. Cioè so’ io che ppe fatica’ de meno nun m’interrogo, me risponno ebbasta.
Nel corso degli ultimi due decenni di attività vinologica ho usato il sostantivo stile – e l’avverbio stilisticamente, e gli aggettivi stilistico, stilizzato – in tutte le salse. Profilo stilistico, modello stilistico, dal punto di vista stilistico, stilemi classici, stilemi imprevisti, stilisticamente stilizzato.
E ovviamente: senza stile.
Quello che abbiamo ce lo facciamo bastare, potrebbe essere peggio. Potrebbe mancare una bottiglia. Potrebbe esserci uno spazio vuoto in frigorifero o in cantina o nello scaffale alto della dispensa. Potrebbe succedere che nell’apparecchiare anche solo per se stessi basterebbe sistemare un solo bicchiere, quello dell’acqua. Potrebbe arrivare dura come una sassata la realizzazione che a tutto il male che stai già vivendo si aggiunge l’assenza di una bottiglia di vino.
Scrivevo settimane fa della follia acefala di chi si scagliava contro la scrittrice Rowling perché aveva innocentemente dichiarato sovrapponibili le figure di “chi ha le mestruazioni” e delle “donne”. Mi sembrava che con questo fosse stato raggiunto il punto zenitale dell’imbecillità.