di Raffaella Guidi Federzoni
Non ci sono più le svippone di una volta, non ci sono del tutto. Quelle ragazze appena tornite, fasciate in tutine di latex, o le signore/signorine di coscia e stinco corto, slanciate da tacchi e calzature a zattera, o femmine fiere di mostrare un davanzale procace, persino decorato da tatuaggi. Insomma, quella fauna vinitalesca che faceva gridare allo scandalo estetico a ogni passata edizione.