
di Massimo Roscia
«Venutami vaghezza di conoscere onde nasceva il fiume, montammo tenendoci sempre alla riva; e non trovammo alcuna fonte, ma molte e grosse viti piene di grappoli: ed alla radice di ciascuna stillavano gocciole di vino puro» (Luciano di Samosata)
Il vino è… vino. E questa era facile.
Il vino è… la glorificazione dei più intimi moti dell’animo e di altri umani sentimenti, espressa nel puntuale rispetto di determinate leggi metriche, schemi ritmici e dettami stilistici, riferibile ai limiti di una classificazione storico/estetica o, al più, di un’attribuzione individuale. Che poi, se scrivevo alla Soldati, il vino è poesia, facevo prima.
Il vino è… baldanbembianamente, qualcosa che più ce n’è meglio è, è un silenzio che può diventare musica da cantare in coro io con te.
Il vino è… una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del frutto della vite o, secondo alcuni enoparonimisti dell’École Nationale Supérieure Agronomique de Montpellier, della fretta della vita.
Il vino è… della terra giocondo frutto generoso.
Il vino è… dell’uom quinto elemento, che qualunque inciampo atterra e sforza, ogni velen attuta e smorza, e ad ogni mal è sommo unguento.
Il vino è… un bene rifugio. Anche se a dirlo sono quelli che usano espressioni come “fine wines”, “aging potential”, “capital gain”, “pleasure asset”, “alternative investment”, “portfolio diversification” e “Should I Stay or Should I Go”.
Il vino è… soggetto e predicato verbale.
Il vino è… mezzo vitto (vit).
Il vino è… la risposta. Ma qual era la domanda?
Il vino è… nel tino e “The book is on the table”.
Il vino è… mirabilemente giovevole a li corpi nostri.
Il vino è… se non esistessero le vocali, semplice vn.
Il vino è… la bionda più amata dagli italiani (Ah, no! Quella era la birra Peroni).
Il vino è… una sinfonia di cinque movimenti: allegro, adagio, minuetto, finale, ancora più allegro ma occhio al palloncino.
Il vino è… il suffisso di Corvino, Cervino, Nervino, Ovino, Bovino, Provino, Divino, Indovino e Pietramontecorvino.
Il vino è… l’anagramma* di Novi (Ligure, di Modena, Velia, Sad, Falerii, Aliquid, Poetae, Cioccolato per passione dal 1903).
Il vino è… l’ingrediente principale del brûlé.
Il vino è… bianco o rosso, dottò?
Il vino è… il cavallo del poeta, l’incitatore alla battaglia, un lottatore doloso, un balsamo alleviatore delle pene, un raffinato gioiello, un buon servitore o tutte queste cose messe insieme.
Il vino è… un segno di civiltà, l’origine di ogni medicamento, un sorriso interiore, il canto della terra, un raggio di intensa oscurità, un’opera d’arte in continua evoluzione o tutte queste cose messe insieme, più il cavallo del poeta.
Il vino è… COMPLETA TU LA FRASE.
* permutazione di lettere dedicata a Cognato Mansarda che, a sua volta, è l’anagramma di Armando Castagno
Massimo Roscia, in persona
