
“Un giorno di agofto di fettantuno anni fa tutte le mie “f” divennero “effe”… infomma, fatemi fpiegare con calma e capirete. Avete prefente una marca di fhampoo e faponette (+ Fole – Notte) che riportava ftampato fulle confezioni l’immagine di un bel forcetto forridente, i denti biancolatte fmalianti, lo fguardo vivo affamato d’illufioni, i lineamenti regolari, il mufetto precifo-precifo e fimmetrico da indoeuropeo/afiatico? Ecco, quel mocciofetto fono io! O meglio ero io quando m’hanno fcattato quella foto lì che avevo appena fei anni, ora ne ho fettantafette, fono paffati fettantun’anni da quel fottutiffimo giorno d’eftate: era il Fedici Agofto Millenovecentoquarantacinque e chi fe lo può più fcordare.
Efattamente dieci giorni prima, il fei di agofto come fapete ormai tutti, c’era ftato il bombardamento d’Hirofhima. Fono di fangue mifto, mezzo ficiliano e mezzo giapponefe da parte di madre: Afuka 明日香 il fuo nome con la “F” di “fiffignore”, che tradotto fignifica: “il profumo di domani”. Ftavo dicendo d’Hirofhima e il bombardamento atomico a cui è feguito, qualche giorno dopo, il nove agofto per effere precifi, anche quello di Nagafaki.
Fono poi morti entrambi fotto il bombardamento di Hirofhima, fvaniti nell’aria, il fei di agofto. Ma adeffo torniamo al mio fedici di agofto.

Allora io forrido di tutto cuore, fprizzo gioia da ogni poro, fono cofì ftrafelice di poter riabbracciare fubito i miei da un momento all’altro. Forrido ftracolmo di fperanza, gratitudine e confufione ed ho la bocca fbarrata da forcetto forridente, i denti biancolatte fmalianti, lo fguardo vivo affamato d’illufioni, i lineamenti regolari, il mufetto precifo-precifo e fimmetrico da indoeuropeo/afiatico.
Infomma, paffa anche la delufione di non aver potuto più rivedere i miei cariffimi genitori, delufione in verità mai paffata del tutto, che ancora oggi mi porto appreffo quefto pefo come un’ombra di piombo fufo addoffo. Paffata cofì la guerra mi fpedifcono a Meffina a cafa dai nonni paterni. Cafa dei nonni a Meffina, una cafa-biblioteca, un bunker-archivio da cui, per tutti quefti anni, fettantuno per effere più precifi, non ho più meffo neppure la punta del nafo fuori dall’ufcio fe non per ftarmene ful balconcino che affaccia nel giardino interno a prendere un po’ di fole e d’aria frefca quando è la giufta ftagione, fdraiato fulla feggiola a dondolo del nonno che era a fua volta di fuo padre. Me ne fto fdraiato cofì, per ore e ore a leggere, leggere, leggere e a procraftinare ogni giorno i cattivi penfieri, i buoni propofiti e le azioni del giorno prima rimandate al giorno appreffo fino a oggi, fino a domani fe ancora refifto e defidero come ho fempre defiderato, di continuare a refpirare nonoftante tutto quefto Grande Immenfo Informontabile Male.
Mi fono documentato fu tutte le poffibili e immaginabili teftimonianze fcritte o filmate che riguardaffero il bombardamento nucleare ful Giappone.
Da quando c’è internet, le cofpirazioni, le bufale, le miftificazioni pullulano. Certo non fo fe fia vero o falfo fe con tutta la ferraglia induftriale recuperata nella zona efclufa agl’umani della Forefta Roffa in Ucraina fubito dopo il difaftro nucleare fovietico di Černobyl’, ci hanno coftruito per davvero come dicono giocattoli per bambini, elettrodomeftici e altre fefferie da fupermercato.
Non fo fe fia falfo o vero ma ficuramente è plaufibiliffimo vifta l’epoca di cinifmo planetario e poft-capitalifmo globale auto-diftruttivo in cui ci troviamo a vivere in troppi e cofì male. [Folo tra parentefi quadrate, ma il difaftro avvenuto a Černobyl’ il ventifei aprile millenovecentoottantafei ha rilafciato radiazioni venti volte fuperiori a quello dei bombardamenti atomici di Hirofhima e Nagafaki.]

Nel millenovecentofeffanta invece avevo ventifei anni. Fu allora che leffi uno ftudio fegreto fcritto in inglefe, prove alla mano, ricerche fcientifiche feriffime, circoftanziate e comprovate che diffeppellivano portandole alla luce alcune cofe affai inquietanti relative a quel periodo, fucceffe l’eftate fteffa della bomba. L’eftate fatale al mio deftino in cui mi trovavo a fei anni femi-abbandonato in quella fcuola d’orfani e fordomuti d’Ofaka. In buona foftanza quefta minacciofa inchiefta giornaliftica metteva in rifalto che una fpecie di focietà fegreta chiamata: “Refurrezione del Fuji-fan” durante l’Apocaliffe d’Hirofhima e Nagafaki aveva meffo in piedi un fiftema molto fofifticato ed efficiente di recupero delle carcaffe umane ed animali per, fottolineato: “fcopi fuperiori“, razionalizzavano cioè il ripriftino dei cadaveri “ad efclufivo ufo induftriale“.. Fto refufcitando i miei fpaventofi fantafmi, fcufatemi tanto… (fcufatemi tanto a chi?).. ma non ce la faccio neppure a foftenere la mia fteffa voce, mi fcappa da piangere… mi trema tutto lo fcheletro folamente a penfarci anche fe fto folo io e bafta, rinchiufo in bagno, appollaiato fulla tazza del ceffo, folo-folo a fragionare come un vecchio infano di mente mentre ftraparlo tra me e me fcialacquando a vuoto quefte mie aftrufe confeffioni davanti allo fpecchio.
Quella foto di me a fei anni è il folo fcatto efiftente di me bambino ma non ho mai potuto né voluto dimoftrarlo a neffuno tranne che a me fteffo che ero io, io in carne e offa, io a fei anni bel forcetto forridente, i denti biancolatte fmalianti, lo fguardo vivo affamato d’illufioni, i lineamenti regolari, il mufetto precifo-precifo e fimmetrico da indoeuropeo/afiatico. La foto è la medefima di quella che per oltre feffant’anni ha fatto da teftimonial a una marca di fhampoo e faponette: + Fole – Notte della multinazionale che fa capo ancora oggi al Fuji-fan Refurrection proprietari anche della JCO (Japan Nuclear Fuelf Converfion Company) fabbrica di combuftibile nucleare a Tokaimura dove nel millenovecentonovantanove è avvenuto un difaftro ambientale che ha anticipato quello di Fukufhima di qualche anno fa.
Il profumo di domani è fulla mia pelle ora e per fempre, nelle mie vifcere geneticamente modificate, nei cromofomi fballati, dentro al fangue del mio fangue del voftro fangue contaminato. Il profumo di domani è anche nelle voftre vene, miei fimili, miei proffimi fopravviffuti come me alla fventura circolare della nafcita in quefto univerfo di maleffere Fupremo, in quefto fconquaffato e buio Caof fenza fine.