di Faro Izbaziri
“Noi siamo della stessa stoffa di cui sono fatti i gessati”
F. Shakespeare*
Dopo una trattativa di soli sedici mesi con il non pareggiabile Maestro Sardelli, si è trovato un accordo su data, luogo e termini legali per la presentazione romana del maraviglioso Carteggio Borzacchini/Sardelli da poco edito per i (bei) tipi della Casa Editrice Erasmo: 23 maggio 2017, alle 17, presso il rinnovato e scenografico Mercato Centrale Roma. Sono occorsi solo mille e sei incalzamenti su whatsapp per raggiungere tale prestigioso traguardo organizzativo.
Traguardo che ha tuttavia mostrato un paio di limiti: la scelta dell’orario (da un commento di un utente di Facebook informato dell’evento: “sono estremamente contrariato all’idea che voi un ciavete una sega da fa e quindi ci siete e io no”**) e la scelta della data, che ha coinciso con la blindatura della città da parte delle forze dell’ordine a causa di una concreta minaccia terroristica: l’arrivo del nuovo presidente degli Stati Uniti.
La suddetta blindatura, oltre che del tutto inutile (come ha acutamente chiosato poche ore prima Michele Foresta: “tanto, con tutti i controlli, le zone rosse e gli sbarramenti, Trump alla fine riuscirà a entrare lo stesso in città”), si è dimostrata nociva per l’esercizio del libero arbitrio di chi aveva intenzione di essere presente.
Caprina, Rizzari, Sardelli, Castagno
Risultato: i convenuti non sono stati folla, come sarebbe stato normale in orari serali e in date più tranquille, ma pochi; pochi però buoni. Essi si sono goduti un pomeriggio dominato dalle contrazioni addominali per le risa (rysa nella lectio difficilior del Sardelli). Va annotato – per essere meno enfatici e più cronisti – che il pubblico, formato per circa l’85% da livornesi, era chiaramente prevenuto.
Il banco dei convegnisti contava: in rappresentanza dell’iilustre Sodalizio Mvschiato il Maestro Sardelli e il suo sodale storico Stefano Caprina, detto Capras; in rappresentanza della confraternita ospite degli Alterati, Fabio Rizzari e Armando Castagno; in rappresentanza dei Genio Guastatori dell’Esercito, Ettore Visibelli, amico d’infanzia del grande Borzacchini e relatore dalle temibili doti oratorie.
Complice il vino presente, offerto con generosità dalla Fattoria dei Barbi nella figura dell’Alterata Raffaella Guidi Federzoni (Brunello di Montalcino 2012) e da Bibi Graetz (Soffocone di Vincigliata 2014), ci si è subito mossi con agilità lungo l’asse semantico carteggio/cazzeggio.
Sodali mvschiati
Sarebbe impossibile ricostruire il reticolo di agudezas e di rimandi golardici dell’incontro; e del resto una fredda trascrizione notarile ne spegnerebbe la forza evocativa. Come piccolo assaggio, fiammella della luce accecante dell’evento, basti la riproduzione del supremo testo parodistico che il Borzacchini dedicò a suo tempo ai degustatori di vino, in perfetta prosa gaddian/veronellian/breriana:
Prima del regolamentare esercizio finale degli ignoramenti – stavolta particolamente impegnativo dato il numero dei ginnasti coinvolti – i sodali mvschiati hanno reso doveroso omaggio alla memoria del sommo Borzacchini con l’ostensione del suo prepuzio, sotto formalina in una piccola ma suggestiva teca officinale.
Lvca Boccoli, il Brunello e il bicchiere alterato
*Fausto Shakespeare (1588-1620), cugino primo del ben più famoso e celebrato Emiliano (1588-1700), a sua volta lontano parente del ben più famoso e celebrato William (1564-1616)
**Luca Canapicchi, fumettist, Fisar sommelier (cfr Luca Santini, “La mia bacheca personale su Facebook”, 2017)
***ringraziamenti finali – veri e non proforma – per il supporto a:
– Luca Boccoli, enologo ed enofago illustre di Settembrini e della Selezione Luca Boccoli omonima nel Mercato Centrale Roma
– Mercato Centrale Roma, giustappunto
– Casa Editrice Erasmo
– Fattoria dei Barbi
– Bibi Graetz
– Goldplast (per gli scenografici bicchieri personalizzati con il logo degli Alterati)
Ignoramento finale à 10 n.1
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