Mens insana in corpore insano

di Rizzo Fabiari

In questo periodo di assaggi ossessivi il fisico dell’anziano assaggiatore tende classicamente a mandare segnali di protesta, sotto forma di colorito itterico, bocca impastata e difficoltà a digerire anche un grissino.

Si fa d’altra parte una vita antisana per eccellenza. Tanto che – in epoca di svuotamento cranico planetario – potremmo lanciare una moda e magari avere successo: siete stanchi di avere vent’anni e quell’aspetto fresco, riposato, luminoso? avere voglia di dimostrare una trentina d’anni in più con poco sforzo? Ottanta vini al giorno, sei ore seduti davanti al computer per sei mesi, e il gioco è fatto.

Dovesse funzionare, già mi immagino il piano aziendale: creazione di centri malessere, lancio sul mercato di prodotti quali yogurt con fermenti lattici morti, vasche di insalate microbiotiche o antibiotiche, bevande malatistiche, sigarette per neonati, eccetera.
Poi molta inattività fisica, immobilità per giorni, stesura schede degustative (la parte più stressante).

En passant, potrebbe essere l’unico sistema per far tornare di moda le guide dei vini.

One Comment to “Mens insana in corpore insano”

  1. Finalmente un autentico grido di dolore! Chi ritiene il critico enologico un privilegiato ora non ha più scuse per continuare ad infierire. Il wine writer verace corrisponde alla descrizione del post. Diffidate dei fake dal colorito sano, l’aspetto tonico e la visione ottimista della vita.

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