Brunello di Montalcino 2008: i più rari

brunello vellutato

di Faro Izbaziri

Reduce dall’innevata anteprima delle nuove annate a Montalcino, trascrivo alcune note di assaggio alterate. Selezionati solo i Brunello più rari e difficili da trovare. Non necessariamente i migliori, ça va sans dire.

Brunello di Montalcino Argiolas
Pulito, rovere in evidenza, tannini polverosi, molto strutturato, finale un po’ in debito di scioltezza e slancio. 15.5/20

Brunello di Montalcino Masciarelli
Profondo nel colore, ventaglio aromatico sui toni empireumatici (legna da ardere, legna già arsa, caffè tostato, caffè da tostare). Gusto compatto, tannico, pieno, poco dinamico. 15.5/20

Brunello di Montalcino Dal Forno
Colore nerastro, profumi surmaturi, prugna cotta, molto alcolico, statico. Sapore coerente, massa monolitica, finale caldo e poco sfumato, però persistente. 14.5/20

Brunello di Montalcino Falesco
Colorato, profumi di ribes nero, peperone spellato, su toni boisé molto sottolineati. Attacco morbido, tannini piacionici, molto avvolgente, poco reattivo, senza rilievo. Non molto persistente ma vellutato. 14/20

Brunello di Montalcino Purgatorio di Tognazzi
Velato nei profumi, indeciso nello sviluppo aromatico, intelaiatura tannica serrata, finale austero, penitenziale. 13.5/20

Brunello di Montalcino Inferno di Gassman
Colore rosso fiammeggiante, profumi in forte riduzione, sulfurei, bocca di alcolicità bruciante, molto pesante, poca o nessuna luminosità aromatica. 12/20

4 commenti to “Brunello di Montalcino 2008: i più rari”

  1. Avatar di Teologus

    Caro Izbaziri, continui a trascurare il Brunello di Montalcino Limbo di Sordi. Sarà forse perché non ci credi?

  2. Avatar di Faro

    Lo considero per certi aspetti una copia del Purgatorio di Tognazzi: in una versione ancora più scialba

  3. Avatar di Mario Crosta

    Sapevo che non saresti mai riuscito a trovare il Brunello di Montalcino di Caprai. Lo danno soltanto a Vespa

  4. Avatar di Stefano Cinelli Colombini

    Vedi che varietà! E poi dicono che a Montalcino siamo tutti banalmente simili, quei cattivoni.

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