di Faro Izbaziri
Reduce dall’innevata anteprima delle nuove annate a Montalcino, trascrivo alcune note di assaggio alterate. Selezionati solo i Brunello più rari e difficili da trovare. Non necessariamente i migliori, ça va sans dire.
Brunello di Montalcino Argiolas
Pulito, rovere in evidenza, tannini polverosi, molto strutturato, finale un po’ in debito di scioltezza e slancio. 15.5/20
Brunello di Montalcino Masciarelli
Profondo nel colore, ventaglio aromatico sui toni empireumatici (legna da ardere, legna già arsa, caffè tostato, caffè da tostare). Gusto compatto, tannico, pieno, poco dinamico. 15.5/20
Brunello di Montalcino Dal Forno
Colore nerastro, profumi surmaturi, prugna cotta, molto alcolico, statico. Sapore coerente, massa monolitica, finale caldo e poco sfumato, però persistente. 14.5/20
Brunello di Montalcino Falesco
Colorato, profumi di ribes nero, peperone spellato, su toni boisé molto sottolineati. Attacco morbido, tannini piacionici, molto avvolgente, poco reattivo, senza rilievo. Non molto persistente ma vellutato. 14/20
Brunello di Montalcino Purgatorio di Tognazzi
Velato nei profumi, indeciso nello sviluppo aromatico, intelaiatura tannica serrata, finale austero, penitenziale. 13.5/20
Brunello di Montalcino Inferno di Gassman
Colore rosso fiammeggiante, profumi in forte riduzione, sulfurei, bocca di alcolicità bruciante, molto pesante, poca o nessuna luminosità aromatica. 12/20