
di Shameless
Dov’è sparito il primo bicchiere? Era pieno fino a un minuto fa, il tempo di voltarmi e ora è vuoto, forse solo una goccia sul fondo. Così tanto mi è piaciuto il vino, da finirlo senza accorgermene? Continua a leggere

di Shameless
Dov’è sparito il primo bicchiere? Era pieno fino a un minuto fa, il tempo di voltarmi e ora è vuoto, forse solo una goccia sul fondo. Così tanto mi è piaciuto il vino, da finirlo senza accorgermene? Continua a leggere

Lunedì scorso, 7 aprile AD 2025, riunione alterata con il magister Giancarlo, Armando e Faro presso il ristorante Mamma Angelina in Roma: la prima senza Giampaolo.
Per mitigare l’amarezza, il senso di vuoto pneumatico, la vertigine dell’assenza (che Giampaolo non ha ancora giustificato con motivazioni per noi accettabili), abbiamo bevuto circa 27 litri di vino. A testa. Continua a leggere

di Raffaella Guidi Federzoni
Ha un viso che sembra scendere da un affresco rinascimentale ferrarese, ma non è un’aristocratica nobildonna della corte estense, è una femmina contemporanea dalla mente acuta e intelligente. Continua a leggere

di Fabio Rizzari
Pubblichiamo oggi nella categoria alterata “Oldies but oldies” un testo apparso esattamente dieci anni fa – marzo 2015 – nel blog espressico circa la degustazione alla cieca. Continua a leggere

di Giampaolo Gravina
Premessa
Giampaolo Gravina è morto il 6 febbraio scorso in una stanza d’albergo di Cormons, nel Friuli che tanto amava. Avrebbe compito 59 anni a maggio. Noi alterati per il momento abbiamo deciso di non accettare la sua scomparsa e di pensare che sia in uno dei suoi frequenti viaggi, magari un po’ più lungo del solito. Continua a leggere

di Snowe Villette
Un blittze a Londra vecchio già da mesi vale sempre scrivello?
Se l’argomento è vino vecchio de dieci anni, cosa voi che sieno un par de mesate, quinni procedo. Continua a leggere

di Fabio Rizzari
Un collega canadese ha ritrovato casualmente nella soffitta del nonno un curioso apparecchio sperimentale del 1969. Battezzato “wine coolness instrument” e mai andato in produzione, era progettato per misurare il tasso di fascino/attraenza di un determinato vino sui bevitori più giovani, così da trarne utili indicazioni per orientare la produzione vitivinicola del futuro. Continua a leggere

di Fabio Rizzari
Per vini bruttarelli non intendo i vini brutti, cioè i vini difficili da bere perché troppo pesanti, o troppo alcolici, o troppo tannici, o aspri, o molto difettosi perché pieni di puzze e puzzette.
Intendo i vini sani, franchi, rustici, che non hanno alcun tratto di “eleganza”, “finezza”, “aristocraticità”, “classe superiore”, “complessità”, “profondità”. Continua a leggere