Di Gae Saccoccio
Terra tremat baratrumque metu sibi cagat addossum..
(Baldus/Merlin Cocai/Teofilo Folengo)
La trama dei tempi è quel che è, si sa!
Un’epoca in cui ci si ricorda di noi e noi altrettanto d’altri per la notifica su Twitter, il like cazzeggiante su Facebook, lo scatto fetish del cappuccino a latte vegetale all’ultimo fèscion in Instagram.
Parteciparne è disdicevole certo, ma ancor più sciocco è l’ostinarsi a credere di starne – crederne di star – fuori. Ogni nostro sfogo, gesto, balbettio, ogni solletico verbale e brividino masturbeccio viene inciso sul palinsesto etereo della Rete erogena.