di Giampiero Pulcini
“Che profondità di assaggi hai sul Barbachianti di Serralunga Irpina?”
La domanda sbuca a bruciapelo nel gruppo Whatsapp o nei commenti in calce al post su Facebook; con minor frequenza in un convivio in carne e ossa, dove interpellante e interpellato dovrebbero sorbirsi l’ipocrisia del rispettivo aplomb dietro cui coverebbero ringhianti “mo’ te vojo” e “fatte li cazzi tua”.