Pizza connection

pizza bombshell

di Snowe Villette

A sto giro tocca a me scrive’. Ce sta quarcosa che me spigne a fallo. Quarcosa che riguarda esse’ itagliano fuori dall’Italia.
L’Itagliano turista se po’ divide in due categorie principali:
1) Quello che magna er cibo locale
2) Quello che se nun magna la pizza o la pasta dopo du’ giorni more.

Er primo tipo rischia de fasse veni’ la cacarella, o fasse cresce de bozzi strani ‘n faccia, ma armeno vive l’esperienza estrema der cibbo straniero e so’ più le vorte che magna bene invece che male.
Er seconno tipo magna male sempre, ma è felice perché penza “come a casa mia nun se magna da nisuna parte”, torna a casa e racconta a nonna che gli spaghetti e la pizza fòri dar quartiere suo fanno schifo ai cani.

C’è da di’ che la corpa è anche de tutti quelli stranieri che se so’ messi in testa che siccome la cucina itagliana è la mejo der monno, basta quella per fa’ i sordi coi ristoranti dar Texas a Shangai passando pe’ Mosca.

Così quanno viaggi pe’ tutti i pizzi ce trovi sempre la pizza.
A Memphis, Tennessee, ce sta.
A Osaka, Japan, ce sta.
Alle Isole Fiji, ce sta.
Ce sta pure a Ramatuelle, Provenza. Pure dai francesi che ce tengono tanto alla loro cuisine, ma ai turisti de tutto er monno je servono la pizza e le tajatelle de contorno ar poulet, scotte da appiccicalle ar muro co’ na salsa all’ajo che je serve da intonaco. E te fanno paga’ l’animaccia de li morti tua.

Poi gli stessi turisti ignoranti arrivano da noi e se meravijano che sulla pizza nun ce sta l’ananas o dei peperoni duri e arti come le ròte de’ carrarmati. O della gomma bianca espansa che a chiamalla formaggio ce vòle tanta fantasia.

Questo è er villaggio globbale, baby.

Me consolo penzando che è mejo esse’ famosi paa pizza che artro.
Mejo che la prima parola itagliana universalmente conosciuta sia “pizza”.
Perché la seconna è “mafia”.

2 commenti to “Pizza connection”

  1. Un secolo fa io e il mio amico Guerrini, che poi è finito preside a giurisprudenza, festeggiammo la maturità girando la Scozia con uno scassone residuato bellico. Ristoranti c’è n’era pochi e comunque costavano troppo, per cui ci ingozzavamo la sera nei pub dove lui (che era maggiorenne) ordinava la birra. Haggis e montone come pioggia finché una sera in un posto improbabile, dove pare che il maniscalco sposasse la gente, sentirono che eravamo italiani e indovinate che ci offrirono? Pizza surgelata con melanzane! Non sapendo come cuocerla l’avevano fritta nel lardo e guarnita con bacon grasso, e viva l’Italia!

  2. Qui in Brasile, una delle pizze più “tipiche” è la portoghese: prosciutto cotto, olive nere, uova sode e cipolla cruda a rotelle come se piovesse, che, per mantenere il tono, te fa venì la fiatella armeno pe’ ‘n paro de giorni!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...