di Armando Castagno
Del filone artistico relativo ai paesaggi urbani in demolizione interessa probabilmente poco, a pochi, ma la tentazione di parlarne è irresistibile: lo faccio, pur non potendone venir fuori che un pezzo, coerentemente, pronto da demolire, da minare e far saltare, da abbattere se del caso con l’esplosivo, con utensile diamantato, il divaricatore, il martello, il piccone, l’acetum romano o l’òxon greco – che per inciso nessuno ha mai capito cosa fossero e come servissero per demolire torri e palazzi.