di Fabio Rizzari
e non come calcolo. Scriveva il caro Osca Uàil “la semplicità è una posa, la più irritante che conosco”. Nel caso di Carmelo Chiaramonte, al contrario, è una condizione esistenziale. Che non preclude alcuna via, beninteso, alla complessità degli esiti di certi piatti, di certe speculazioni lunari e ardite, di certe illuminationi.