di Faro I.
Anche gli Alterati hanno un sondaggista, Riccardo Lurio (fratello del compianto Don). Data la scarsità di mezzi dell’Accademia egli fa tutto da solo, telefonate ed elaborazione dei dati. Per le telefonate si allaccia abusivamente a una centralina Telecom, tra le due e le quattro di notte; ciò spiega una certa riluttanza degli intervistati a dare risposte esaurienti.
Vediamo i risultati dell’ultimo, pensato per mettere a fuoco alcune opinioni sul vino degli enofili italiani.
Cominciamo dalla varietà di uva preferita:
Riesling e nebbiolo in crescita; da notare, fuori tabella, gli ottimi risultati del trebbiano spoletino e del grignolino.
La tabella simmetrica, quella sulle uve meno amate:
Anche qui fuori tabella riscuote poca simpatia il syrah, mentre tiene il viognier.
Eccoci alla tabella sulle fonti privilegiate di informazioni:
In crescita aruspici, cartomanti e maghi divinatori in genere, in calo (ormai dal 1977) le guide dei vini.
Le ultime tabelle cercano di sondare la conoscenza dell’enofilo medio su un paio di termini “tecnici”, uno classico, l’altro di più recente acquisizione, ma ormai ben consolidato nel vocabolario degli appassionati:
Sorprende la percentuale, ancora piuttosto bassa, della risposta “vino senza solfiti”, approssimativa ma in questo contesto la meno lontana dalla realtà.