di Fabio Rizzari
“Ricordo bene la notte del Mundial 1982, ero…” il figlio diciannovenne di un amico mi interrompe con aria di sufficienza: “ho sentito questa storia cento volte da mio padre, è ‘la’ storia da boomer per eccellenza”. “Vero”, gli rispondo, “ma ancora usi l’espressione ‘boomer’? è roba vecchia”.
Troppo tardi, non mi ha sentito. È già in un’altra stanza.