di Pierluca Proietti
Una domenica che si annuncia più pericolosa delle altre: il tedio suona il campanello più volte. Faccio finta di dormire e non rispondo. Mi alzo dal letto, vado verso la finestra. Guardo tra i fori della tapparella: è ancora lì e non sembra abbia intenzione di andarsene. Non ho scampo, devo rimanere a casa finché il campo non sarà libero. Non mi rimane altro che continuare a mettere a posto la biblioteca della nostra accademia, lavoro ancora in parte da finire per la difficoltà nella catalogazione di alcuni importanti atti pervenuti di recente. Ma rimanderò questo lavoro a domani, è più adatto a un giorno feriale. Oggi voglio godermela, ci sono numerosi testi che ancora non ho avuto il piacere di sfogliare.