di Raffaella Guidi Federzoni
Avrei voluto scrivere un post elegiaco sulla recente assegnazione del Premio Nobel per la Pace alla EU, cioè all’Europa. L’ho fatto in altra sede, ma ci tenevo a considerare la notizia dal punto di vista enoico. Confrontare il Vecchio Mondo vinoso con Il Nuovo ed il Nuovissimo. Non mancherò di farlo nel breve futuro.
È successo però che fra l’ispirazione e la sua realizzazione si è insinuato un diavoletto tentatore, direi proprio una folgorazione. Il luogo del misfatto: un salone affollato con tanti banchi, anzi banchetti, d’assaggio. Dietro ad uno ci sono io e al mio fianco altri amici, colleghi, con i quali ci vediamo una volta all’anno per queste degustazioni itineranti.