Prosaica trinità natalizia

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di Raffaella Guidi Federzoni (RGF), Shameless (SH) Snowe Villette (SV)

RGF: Dai, che dobbiamo scrivere il post natalizio per gli alterati e siamo in ritardissimo!
Sh: Ci hanno dato le quote rosa, così tutto d’un botto?
SV: E che nun ce lo so, quelli stanno tutti colla panza all’aria. Uno en trasferta, gli artri co’ fiji, moji e famijie varie.
RGF: E’ un’occasione da non perdere, noi tre tutte insieme.
SH: Allora cosa scriviamo? Ricette? Regali? Espiazione? Carità?
SV: Scommetto che dovemo scrive de vino. Ma no de Borgogna, che quello è argomento intoccabile.
RGF: Niente ricette, a quelle ci pensa il Musico coll’occhio da ispirato.
SH: A me basta che non si scriva ANCORA della Sicilia.
SV: E manco de pittura, che poi quell’artro ce mena.

RGF: Ragazze ricomponetevi! La mia idea è che ognuna di noi scriva di un vino che le piace per Natale. Comincio io: Lambrusco, ecco l’ho scritto. A me piace il Lambrusco Grasparossa per Natale. Mi mette allegria, ci sta bene con i tortellini – o anolini – in brodo. Ne posso bere in abbondanza, ruttando discretamente. Lo possono bere anche i bambini senza farsi male. E’ il vino della mia nonna, della casa in campagna. Un vino allegro, come il Natale vero, quello dell’infanzia.
SH: A me piace il Vinsanto. Non con i dolci, ma con l’antipasto se è un paté di fegato grasso. Anche con il formaggio puzzone, muffato e pure un poco avariato. Se bevo un Vinsanto coi controfiocchi sul formaggio puzzone poi posso baciare alla francese chi mi pare, spudoratamente.
SV: Io vo pel Moscato d’Asti cor panettone. Dopo tutto il magnà e beve de prima, me serve mejio der bicarbonato. Posso dì che i regazzini ar pranzo de Natale meno ce stanno a tavola e più so’ contenta?

RGF: Bene, abbiamo fatto il nostro lavoro. Ora, ognuna di noi si metta d’impegno per trasmettere un messaggio natalizio agli uomini e donne di buona volontà. Un messaggio d’amore e di speranza.
Il mio è il seguente: Natale non è la festa dei bambini, ma di Un Bambino, il quale ha scelto di nascere fuori città. Intendendosi per città il mondo consumista, affollato, distraente e disturbante in cui ci muoviamo tutti i giorni. Per un giorno possiamo tirarcene fuori, per non sentirci tristi e soli in mezzo a tanti.
SH: Dopo parole così nobili e alte, posso solo aggiungere: anche se siete soli senza nemmeno un cane a farvi compagnia consolatevi, c’è chi è costretto a stare in pessima compagnia e ne farebbe tanto volentieri a meno.
SV: Ammazza che messaggi de pace e serenità! Ahò, me fate sentì la mancanza der monno maschio e testosteronico che ci ha lasciato a occupasse de ‘sto post natalizio!
Mo ve sistemo cor mio de messaggio: a Natale nun v’incazzate pe’ i regali brutti e sbajiati che ve sono toccati. Un regalo è un pensiero per voi, se quarcuno v’ha pensato vor dì che esistete pe’ lui o lei. E sorridete, nun piagnete, ce stanno tutti l’artri 364 giorni pe’ fallo.

Mo che famo, bevemo? Oh, er post de Capodanno me lo scrivo da sola.

One Comment to “Prosaica trinità natalizia”

  1. Ci sono delle cure per la personalità multipla, e funzionano, neh!!! :)

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