rubrica settimanale provvisoria
a cura di Federico Maria Sardelli
… il concerto di musica contemporanea più interessante del nostro secolo fu quello in cui il maestro Ralph Gangilli, allievo di Stockhausen e Cage al Centro di Musica Contemporanea di Darmstadt, si palesò in iscena cor una cassetta di pere spadone che divorò nell’arco di sei minuti. L’entusiasmo del pubblico in quell’occasione fece sì che, dopo l’ovazione, il maestro fu fatto oggetto di pressanti attenzioni degli ammiratori che lo sollevarono in trionfo per l’orecchio mentre un altro gli strizzava le palle e gli diceva di non azzardarsi a farlo più sennò gli avrebbero fatto come agli sciacalli dopo il terremoto in Algeria, che li prendevano per un orecchio a vite mentre un altro gli strizzava le palle e lo avvertiva di non farlo più.
… il più bel panorama del mondo è quello che si gode dall’alto della collina Giusy, nel Uisconsin (o Molise, non so bene, comunque sono assai simili), ove è possibile ammirare a perdita d’occhio l’immane prateria e i dolci declivii con la famosa cascata Crodino sulla sinistra, che con i suoi maestosi flutti riempie tutta la valle creando un grande lago, cioè, per l’appunto è una specie di lago, però no vero, essendo il frutto d’una immane catastrofe ovvero lo straripamento di quella stronza della cascata Crodino e il pernicioso alluvione che ha ridotto la vallata ad una desolante distesa di fango e detriti marci.
… per fare 5 è sufficiente sommare 1+4, anziché raggiungere la stessa cifra tramite complicati e nojosi calcoli di geotermia che, in alcuni casi (rari, sì, ma non improbabili) prevedono come risultato dello studio comparato dei bradisismi & smottamenti, delle sperequazioni il cui risultato finale è poi 5; allora, per evitare tutta la noja del calcolo, ma anche quella preventiva utile a diventare esperti di geotermìa, si fa prima a fare 1+4, anche se poi alcuni risultati indubbiamente utili della scienza vengono in questo modo ignorati o persi, cimportaunasega.
… il budino più grande del mondo fu quello preparato dal famoso pasticcere Ginko Papini di Leningrado; il budino era effettivamente il più grande del mondo perché l’astuto Papini aveva confezionato un enorme tronco di cono di merda dal diametro di 7 mt. poi ricoperto da un sottile strato di budino di non ottima qualità, anzi, decisamente scadente; tuttavia, la scarsa qualità del budino era contemperata e per così dire bilanciata dalla presenza dell’immane cumulo di merda, tanto che ancor oggi i migliori pasticceri del mondo si chiedono come abbia fatto a reperirne in così gran quantità.
… quando il tapiro entra in calore gli s’infiamma paurosamente la cappella fino a raggiungere le ragguardevoli dimensioni d’un popone maturo, cosa questa che la rende inservibile a soddisfare quegl’appetiti che quella vigliacca di madre natura gli ha instillato a spregio, gl’importava una sega al tapiro di trombare se non lo sapeva nemmeno che si doveva trombare, cioè, se non l’avesse nemmeno saputo che era anche piacevole, cosa gli veniva in mente a lui di trombare, che magari non ciaveva nemmeno la fava, figuriamoci se paonazza dall’infiammazione povera bestia.
… il più bel dipinto a olio mai realizzato è l’opera «Litorale» di Nello Tapinassi, l’artista materano insignito del terzo premio ex aequo al concorso d’arte e poesia «Matera e l’Europa nel 2000» indetto dalla rivista «Parrucchiere oggi». La notizia ci proviene dal nepote dell’artista, Mirco Tapinassi, che garantisce giurando sulla mamma esser vera (la notizia, no la mamma del Tapinassi, cioè, sì, anche quella, non si mette in dubbio che sia vera, magari soltanto un po’ troja).