Sperimenti con l’icosindodecaedro sull’attrazione naturale


di Pierluca Proietti

L’altro giorno, mentre condividevo al telefono con un geniale produttore italiano l’idea che il futuro del vino sarà il merlot cinese che produrrà a breve, mi destreggiavo con un pallone da calcio nuovo di zecca, comprato appositamente per imporre a me stesso la partecipazione a questo europeo che, a detta di molti, risanerà la finanza italiana. Lo guardavo fisso sulle cuciture che separano gli spicchi esagonali neri da quelli bianchi e sono stato travolto da un ricordo d’infanzia: quando giocavo con gli amici per le strade del paese e, causa lanci sbagliati o tiri (miei) imprendibili, il pallone sfuggiva e prendeva velocità in discesa, le opzioni erano tre: perderlo per sempre, sperare che si fermasse sulla porta della cantina di un vecchietto che produceva vino genuino o scongiurare che finisse nei locali di un commerciante di sfuso fanatico della chimica.

Eravamo sempre fortunati, e non possiamo far altro che ringraziare quel simpatico omino: senza di lui non saremmo qui ora a raccontarcela.

Ma, riflettendo insieme a voi, cosa sarebbe potuto accadere se il pallone fosse finito dal vinificatore convenzionale? Ci avrebbe mai ridato il pallone? E se fosse caduto in una vasca di spiroxamina in soluzione, avremmo potuto giocare solo decorso il tempo di latenza? E ce lo avrebbe detto? Saremmo diventati tartarico-dipendenti? Attanagliato da spettri come questi e consapevole che il pallone non poteva finire sistematicamente nella cantina del produttore naturale solo per pura casualità, ho radunato a Roma, in Viale Parioli, una serie di produttori (naturali e non) per una serie di esperimenti, che, mi dispiace, ora posso rivelare solo in parte:

Esperimento 1: dando le spalle a tutti i produttori e lanciando il pallone con il piede naturale, esso colpirà sempre un produttore naturale.

Esperimento 2: dando le spalle ai produttori naturali il pallone colpirà in eguale percentuale i gruppi facenti capo alle diverse associazioni organiche.

Esperimento 3: dando le spalle ai produttori convenzionali il pallone colpirà la vetrina di Bulzoni.

Esperimento 4: lasciando rotolare il pallone verso i produttori naturali, esso avanzerà con velocità di rotolamento non costante. La velocità del punto di contatto v(C) del pallone con il terreno è un valore dipendente dalla sua distanza r(J) con il centro di massa CM(J), identificabile con la scrivania dell’ufficio di Nicolas Joly a La Coulee de Serrant.

Esperimento 5: ripetendo il rotolamento con i produttori convenzionali, il pallone sistematicamente si dirige verso il suv più potente del gruppo dei naturali.

Ovviamente gli esperimenti sono ancora insufficienti per corroborare la teoria dell’attrazione tra sfere (celesti e terrene) ed entità pro-naturali. Confido dunque nella rete degli alterati per ripetere queste prove anche in condizioni diverse al fine di costruire definitivamente le basi inconfutabili di una legge rivoluzionaria.

6 commenti to “Sperimenti con l’icosindodecaedro sull’attrazione naturale”

  1. Grande Pierluca.

  2. Cui prodest perseverare se hai colto fin dall’inizio il vero nucleo del teorema? Berremo merlot cinese! Ti invito a applicare lo sforzo, invero rimarchevole, al suddetto vino… magari si scopre che indipendentemente da come lanciato il pallone, di fronte a milioni di bottiglie del Celeste Impero, acquista una massa critica, un peso specifico, e una accelerazione tali da distruggere l’intera muraglia cinese enologica. Nel caso fosse comprovata questa mia ipotesi ti invito ad andare a ripescare il pallone con cui giocavi da infante…. visto mai che ci salviamo?????

  3. Signor Proietti, con questo post Lei si mette in lizza per il Nobel. Per corroborare la sua candidatura suggerisco un tocco internazionale. Lasci perdere Viale Parioli, troppo provinciale. Meglio un’arena tipo il Lucas Oil Stadium in cui a contendersi la palla rotolante siano i Giants (convenzional-industriali) e i Patriots (autoctono-naturali). Gioco noiosissimo ma audience stellare.

  4. complimenti al pusher! Roba così bbona non la trovo da anni ;)
    indirizzi? In fondo un blog è anche un pubblico servizio, condividete ;)
    ciao A

  5. Una tesi affascinante. Penso abbia più di un fondamento. Pochi giorni fa, assaggiando il vino “senza solfiti” di un produttore che è stato folgorato sulla via della “naturalità” riciclandosi velocissimamente da una tecnica iperinterventista, ho avvertito un’evidente accelerazione nella rotazione di alcune parti sferiche della mia struttura fisica.

  6. E’ perché vi ostinate ad usare una palla sferica. Passate al pallone romboidale o quadrato, e vedrete che la quadratura del cerchio astro-trendy-naturale si compirà.

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