Era uno slogan – oggi si chiama claim – pubblicitario di quando ero piccolo, in epoca più o meno tardo barocca: era girato con cineprese in ebano e palissandro e si guardava in un televisore in osso, con lo schermo di ossidiana. “Metti un tigre nel motore” incitava l’automobilista a fare rifornimento presso i distributori Esso.