di Raffaella Guidi Federzoni
Lo confesso, un poco mi scoccia che Pierre De Coubertin fosse francese, d’altra parte lo erano anche Marcel Proust, Louis-Ferdinand Céline, Gérad Philippe, Jacques Tati e il Visconte di Cambronne, tutti punti di riferimento per un certo tipo di qualità della vita, quella mia.
Monsieur De Coubertin ha lasciato la sua impronta nel mondo moderno e non solo in quello sportivo. “La cosa essenziale non è la vittoria, ma la certezza di essersi battuti bene”, Questa è una frase che il più delle volte dona una sensazione di fastidio. Come dire “Hai perso di nuovo, fattene una ragione.”