di Giancarlo Marino
Anche la sconfinata passione per la Borgogna rischia di soccombere sotto i colpi dell’aumento dei prezzi. Sulla scia di Bordeaux, infatti, anche in Côte d’Or i vini di maggior pregio e fama si sono avvicinati e spesso hanno superato il livello di guardia.
Sarà la legge del mercato, sarà colpa dei cinesi, oppure più banalmente di una miope politica dei prezzi, ma è ormai un fatto acquisito che acquistare una buona bottiglia a prezzo umano stia diventando impresa davvero ardua.
Giusto qualche giorno fa stavo guardando i prezzi della annata 2005, all’epoca della uscita sul mercato. Dopo alcuni anni di stabilità relativa, facendo leva anche sulla qualità dell’annata secondo il parere dei più noti esperti anglosassoni, i produttori della Côte d’Or, nessuno escluso, aumentarono sensibilmente i prezzi. Da allora, i prezzi sono aumentati in modo esponenziale, in media del 50% ma in qualche caso anche di oltre il 100% .
Che fare, dunque, prima di arrendersi definitivamente?