Alcvne ricettine d’orso – 2

disorientamento

di Federico Maria Sardelli

Pappardelle sull’orso

Questa ricetta potrà bastare per otto persone, e non vi farà sfigurare in un desinare anche signorile. Prendete la farina e le ova e fatene una pasta che si stacchi dalla spianatoja, e tiratela sottile quanto mezzo scudo. Spolverizzatela con altra farina e tagliatela a listarelle della grossezza d’un dito. Ora date il bollore a un pajolo colmo d’acqua generosamente salata e gettateci le pappardelle che, rammentatevi, piglian subito cottura.

Scolatele fumanti e versatele sul groppone dell’orso che tenevate assopito con l’inganno sur un vassojo nella sala da pranzo, avendo attenzione che, svegliandosi di colpo per l’atroce ustione, non rechi troppo disturbo ai commensali; a questo scopo sarrebbe bene togliere dalla sala alcune delle suppellettili più delicate, vuoi porcellane di Limoges, vuoi vetri di Murano. È superfluo aggiungere che il parmigiano grattugiato, anche a chi piaccia, non va aggiunto in questa ricetta perché l’orso non lo gradisce e s’incazza come una jena più che con le pappardelle roventi; e inoltre sarebbe guarnizione troppo ordinaria.

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