The Art of Wine Snobbery

di Faro Izbaziri

La mia analisi sui vizi e sulle manie degli enosnob si arricchisce con un contributo che arriva dall’America, e in particolare da uno dei comici più noti negli States per la sua vena lunare e ricca di nonsense, Dave Barry *.

Vincitore nientemeno che di un premio Pulitzer, autore di una quindicina di funny books quali “Dave Barry Talks Back”, il Nostro si esercita anche in un seguitissimo sito, con annesso blog. Se leggete l’inglese, come faccio io (al ritmo di sei parole al minuto), vale la pena di farci un salto.

I brevi frammenti che seguono sono estrapolati dal capitolo “The Art of Wine Snobbery” del libro “Bad Habits”.

“Se volete diventare un ricco, pretenzioso snob – e chi non vorrebbe? – dovete saperne di vino. In alternativa, potreste comprare dei cavalli da polo **, ma l’approccio al vino è migliore perché non dovete passare i vostri fine settimana spalando grandi quantità di rifiuti organici di cavalli da polo fuori della vostra sala ricreazione. In più, potete essere pretenziosi sul vino più o meno dappertutto, mentre i più raffinati ristoranti e i teatri d’opera di solito non ammettono cavalli da polo. (…)”

“Alcune persone credono che il vino sia ancora fatto da contadini che schiacciano i grappoli a piedi nudi, lasciando pezzi di unghie e altri disgustosi residui nel vino. Questo è ovviamente un nonsense. I winemakers di oggi schiacciano i grappoli con macchinari moderni e igienici, e aggiungono disgustosi residui in seguito. (…)”

Barry suggerisce anche un sistema per apparire esperti ai propri amici (non esperti), sostenendo che non è necessario comprare buon vino, ma che è sufficiente procurarsi delle buone bottiglie di vino francese. Basta poi riempirle di un vinello qualsiasi:

“Quando arriva la compagnia per la cena, si inframezza il discorso con molte parole pseudo-francesi, come “ho scelto l’Escargot ’63 piuttosto che il Garçon ’72 perché il bonjour del s’il vous plâit avrebbe esaltato la plume de ma tante del formaggio senza essere troppo stridente”.

Il motivo di tanta ferocia appare più chiaro quando Barry conclude svelando la sua netta preferenza per la birra: “senza discussione, la più grande invenzione della storia dell’umanità è la birra. Certo, la ruota è di sicuro un’altra notevole invenzione, ma la ruota non si abbina altrettanto bene con la pizza.”

* Testo scrittomi (= che mi sono scritto) nel 2008

** nell’originale, “polo ponies”

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