di Rizzo Fabiari
Finita la settimana dei Primeurs di Bordeaux si tirano alcune precarissime somme. La prima: la vendemmia 2012 non è stata memorabile. Anzi. Sul piano climatico è stata catastrofica, né più né meno. Ma, sendo che nel bordolese si fanno vini d’assemblaggio, che le tecniche di cantina sono raffinatissime e che – in mezzo a ormai frequenti stagioni mediterranee – si tratta per molti aspetti di un’annata classica, i rossi buoni non mancano. Vanno capati dal mazzo. Per i bianchi secchi, al contrario, si tratta di una raccolta molto buona e a tratti ottima.
Prossimamente, se mi andrà, alcune schede di assaggio. Nel frattempo ecco la proposta di una nuova classificazione dei millesimi, elaborata con il Gentili nelle ultime ore:
1) annata memorabile
2) annata di morto ganza
3) annata ganza
4) annata media
5) annata modesta
6) annata redi’ola
Facile immaginare in quale categoria schiaffiamo per i rossi il 2012.