di Giampiero Pulcini
Questo è un piccolo congedo.
Chi per diletto o dileggio cercasse i miei scritti apparsi in questi anni sugli Alterati non li troverà più. Non sono svaniti ma hanno cambiato casa confluendo in un libro che li raccoglie per intero.
“Il vino sincerissimo” trae titolo dall’articolo d’esordio negli Alterati, datato luglio 2012, perfetto per descrivere lo spirito che ne anima le pagine.
Un pezzo non suona allo stesso modo cambiando supporto: la maggior capacità selettiva della carta rispetto al monitor è l’unica bilancia in grado di soppesarne la sostanza. Non c’era bisogno dell’ennesimo codice ISBN ma stampando i vecchi articoli li ho trovati integri nel tratteggiare un sentimento verso il vino. Dicono esattamente ciò che volevano dire, senza darsi cruccio dell’eccentricità di molti passaggi. Mi è parso un buon segno, me lo son fatto bastare.
Non è stato un semplice copia e incolla, ho scoperto che anche nell’assemblare può annidarsi qualcosa di creativo. La sequenza dei ventiquattro capitoli si discosta in parte da quella cronologica di pubblicazione, secondo un ritmo dettato più dall’emotività che dalla logica. Potranno esser letti a piacimento senza perdere nulla del senso di ciò che contengono, tuttavia seguendo l’ordine proposto sarà più chiaro il senso di un percorso tortuoso nella traiettoria ma coerente nella direzione.
Chi si occupa di vino senza farne una professione, come nel mio caso, viene definito nei modi più svariati. Accolgo di buon grado “appassionato”, mi impaccia “sommelier” e vado in visibilio per “enologo”. L’unica etichetta che non sopporto è “esperto”, consapevole come sono della mia ignoranza; una condizione che provo a limitare muovendomi faticosamente negli spazi erosi alla vita lavorativa e familiare. Questo non è dunque il libro di uno che sa bensì di uno che cerca, e chiede a chi legge di cercare insieme a lui senza dover trovare per forza le stesse cose.
C’è del materiale inedito. Sono contento in particolare d’aver intervistato lo statuario Burton Anderson, nel corso di due ventose giornate primaverili, ricevendo una lezione definitiva sul significato della parola indipendenza.
È buona regola chiudere questo tipo di annunci coi ringraziamenti, nella fattispecie sincerissimi:
-a Fabio Rizzari, per l’ospitalità concessa negli Alterati e per non aver messo bocca su alcune mie uscite che in altri ambiti sarebbero valse un TSO.
-ai ragazzi di Tre Bit Edizioni, per la professionalità e la pazienza dimostrate.
-a Luca Santini, autore di una non-prefazione che più leggo e più mi fa venire gli occhi lucidi.
-a Giancarlo Marino, magister vitae, senza il quale questo libro (di cui non sa nulla) non sarebbe mai nato.
Per chi fosse interessato, ordini a partire dal 10 Ottobre all’indirizzo www.ilvinosincerissimo.it
Un brindisi,
Giampiero
PS un piccolo congedo, non un congedo definitivo dagli Alterati: nuovo pezzo in arrivo su questi schermi, scritto a quattro mani con un gentiluomo. Le vecchie abitudini son dure a morire, specie quelle buone.