di Armando Castagno
“Il dottor Kolisko, nel suo prezioso libro “Agriculture Of Tomorrow”, ci fornisce risultati su diversi esperimenti di diluizioni condotti su un protocollo molto rigoroso su animali e vegetali. Effettuando una sperimentazione su topi nutriti quotidianamente con dei semi intinti in diluizioni di diverse soluzioni di nitrato d’argento, nota come, dopo un certo tempo, il loro comportamento cambi.
“Preferiscono rimanere sempre nell’oscurità del loro rifugio senza uscire, perché la luce li infastidisce notevolmente. Si sviluppa uno stato patogeno a livello degli occhi. Si sa che l’argento è molto legato alla luce e che costituisce una base importante per le pellicole fotografiche, Diluendo l’argento, si aumenta considerevolmente il suo legame con la luce.
Gli occhi del topo diventano purulenti in un primo tempo, poi si bruciano e smettono di funzionare. Tramite questo esempio, si rileva tutto il potenziale che l’omeopatia può sviluppare in agricoltura.
Lo stesso esperimento condotto con solfato di rame genera tumori in tutti i lotti di topi sottoposti a diluizioni elevate”.
(Nicolas Joly, “Le vin entre ciel et terre”, Editions Sang De La Terre 2003,
pag. 106 dell’edizione italiana)
Ma tra cielo e terra non ci sono anche i topi?