di Raffaella Guidi Federzoni
“Non esistono Maestri, solo Cattivi Maestri. Tutti gli altri ci hanno insegnato, non condizionato, per questo si chiamano Insegnanti.”*
Questa sentenza provocatoria, letta di recente, mi ha portato ad una serie di riflessioni che toccano anche il campo vinoso. Tale campo è a volte minato, per cui a percorrerlo si rischia di saltare in aria per aver pestato una bomba appena sotterranea.