Lionardo alterato

di Rizzo Fabiari

Un alterato si è recato nella terra di Loira, sotto il pretesto di vedere castelli, mangiare e bere vini del posto. Ma nella realtà per visitare finalmente il castello di Cloux, presso Amboise, dove è vissuto e morto il suo mito fin dall’infanzia, tale Leonardo da Vinci.

I francesi, via via consapevoli della grandezza leonardesca e costretti loro malgrado a riconoscerla, hanno negli anni e nei secoli mitizzato: a) l’amicizia del re Francesco I verso il da Vinci, sottolineandone la magnanimità nell’offrirgli ospitalità nel “castello”; b) il “castello” medesimo.

I fatti sembrano un po’ diversi. Il cosiddetto castello, chiamato dai locali indifferentemente “Cloux” e “Clos Lucé” (chissà per quale motivo) è un edificio modesto, di molto marginale rispetto al castello di Amboise. Pare più un contentino offerto a un buon artigiano italico: stanzetta, saloncino di rappresentanza, cucina. Forse già molto per l’epoca e per lo status subordinato di un artista anche unico. Deludente comunque, anche abbassando le proprie aspettative ai piaceri di una semplice visita turistica infra turisti belgi, inglesi, americani e finanche – con degnazione – francesi.

Per consolarsi, un magnifico Vouvray Le Mont 2007 Huet: giovane ma già espressivo, radioso, perfetto come un cerchio. Talmente buono da far apparire scialbo il Vouvray Clos Naudin 2010 Foreau: oggettivamente imparagonabile per via dell’età acerbissima, certo. Ma, anche in prospettiva, non proprio nella stessa categoria.

Con imperdonabile superbia, rubrichiamo Lionardo fra gli alterati. Perché Egli lo era eccome. Amante del vino, che definiva il divino licore dell’uva, poteva anche descriverne con violenza alterata i catastrofici effetti (sia pure per abbozzare una favola):

“Già il vino entrato nello stomaco comincia a bollire e sconfiare; già l’anima di quello comincia abbandonare il corpo; già si volta inverso il cielo, trova il celabro, cagione della divisione dal suo corpo, già lo comincia a contaminare e farlo furiare a modo di matto; già fa inriparabili errori, ammazzando i sua amici.”

Presto qualche nota su alcuni ottimi ed economici ristoranti della Loira.

One Comment to “Lionardo alterato”

  1. E’ stato il mio viaggio estivo in camper di quest’anno: volevo ritornare nella Loira per vedere se dopo 33 anni qualcuno si ricordava di una timida coppia di giovani italiani che non sbroccavano una sillaba di francese ma in quanto a gesti erano insuperabili. Oh, bello sforzo, però, i due sono praticamente di fronte…Mi sa che sto alterato era un pigralterato. Un assaggio divertente è anche al Domaine de la Chevalerie, Pierre Caslot è un vero spasso e come trinca…..p.s. bello il carro armato di lionardo, nevvero?

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